E’ passato più di un mese dalla presentazione di (IN)VISIBLE CITIES al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, eppure l’emozione di quel primo maggio, ancora ci accompagna. Sono seguite altre esperienze a quelle: come l’incontro in Portogallo con i giovani della diaspora africana.
Ma Perugia è stata Perugia, e non solo per noi. Poco tempo fa ci ha scritto una ragazza che era presente quel giorno, ci autorizzati a condividere con voi il suo messaggio:
Ciao ragazzi!
Vi ho ascoltato a Perugia all’IJF con la pelle d’oca e l’emozione della scolaretta al primo giorno di scuola. Forse per affinità elettiva, forse perché l’emozione di chi racconta la vita dei migranti, e quandi di noi tutti, è sempre coinvolgente. Sono dottoranda presso l’Università per stranieri di Perugia e il mio progetto di ricerca ha come focus la dolorosa questione di Ceuta e Melilla di cui i media amano raccontare solo gli assalti e le intemperanze della guardia civil spagnola. Attorno a Ceuta e Melilla ci sono piccole oasi dove molti africani si rifugiano e costituiscono piccole comunità. Sarebbe bello raccontare la loro storia. Per il resto che dirvi, questa Italia ha bisogno di gente come voi.
Angela
Ogni commento ulteriore sembra inutile…
Love
Bea & Gianpaolo